| (Testo CEI74) 12 II. STORIA DI ABRAMO
Vocazione di Abramo
Il Signore disse ad Abram: «Vàttene dal tuo paese, dalla tua patria e dalla casa di tuo padre, verso il paese che io ti indicherò.
Farò di te un grande popolo e ti benedirò, renderò grande il tuo nome e diventerai una benedizione.
Benedirò coloro che ti benediranno e coloro che ti malediranno maledirò e in te si diranno benedette tutte le famiglie della terra».
Allora Abram partì, come gli aveva ordinato il Signore, e con lui partì Lot. Abram aveva settantacinque anni quando lasciò Carran.
Abram dunque prese la moglie Sarai, e Lot, figlio di suo fratello, e tutti i beni che avevano acquistati in Carran e tutte le persone che lì si erano procurate e si incamminarono verso il paese di Canaan. Arrivarono al paese di Canaan
e Abram attraversò il paese fino alla località di Sichem, presso la Quercia di More. Nel paese si trovavano allora i Cananei.
Il Signore apparve ad Abram e gli disse: «Alla tua discendenza io darò questo paese». Allora Abram costruì in quel posto un altare al Signore che gli era apparso.
Di là passò sulle montagne a oriente di Betel e piantò la tenda, avendo Betel ad occidente e Ai ad oriente. Lì costruì un altare al Signore e invocò il nome del Signore.
Poi Abram levò la tenda per accamparsi nel Negheb.
Abramo in Egitto
Venne una carestia nel paese e Abram scese in Egitto per soggiornarvi, perché la carestia gravava sul paese.
Ma, quando fu sul punto di entrare in Egitto, disse alla moglie Sarai: «Vedi, io so che tu sei donna di aspetto avvenente.
Quando gli Egiziani ti vedranno, penseranno: Costei è sua moglie, e mi uccideranno, mentre lasceranno te in vita.
Dì dunque che tu sei mia sorella, perché io sia trattato bene per causa tua e io viva per riguardo a te».
Appunto quando Abram arrivò in Egitto, gli Egiziani videro che la donna era molto avvenente.
La osservarono gli ufficiali del faraone e ne fecero le lodi al faraone; così la donna fu presa e condotta nella casa del faraone.
Per riguardo a lei, egli trattò bene Abram, che ricevette greggi e armenti e asini, schiavi e schiave, asine e cammelli.
Ma il Signore colpì il faraone e la sua casa con grandi piaghe, per il fatto di Sarai, moglie di Abram.
Allora il faraone convocò Abram e gli disse: «Che mi hai fatto? Perché non mi hai dichiarato che era tua moglie?
Perché hai detto: E' mia sorella, così che io me la sono presa in moglie? E ora eccoti tua moglie: prendila e vàttene!».
Poi il faraone lo affidò ad alcuni uomini che lo accompagnarono fuori della frontiera insieme con la moglie e tutti i suoi averi.
| (Testo TILC) 12 Il Signore disse ad Abram: 'Lascia la tua terra, la tua tribù, la famiglia di tuo padre, e va' nella terra che io ti indicherò.
Farò di te un popolo numeroso, una grande nazione. Il tuo nome diventerà famoso. Ti benedirò. Sarai fonte di benedizione.
Farò del bene a chi te ne farà. Maledirò chi ti farà del male. Per mezzo tuo io benedirò tutti i popoli della terra'.
Abram partì dalla località di Carran, secondo l'ordine del Signore. Aveva settantacinque anni. Partirono con lui la moglie Sarai e il nipote Lot, figlio di suo fratello. Portarono tutti i beni che avevano acquistato e gli schiavi comperati in Carran. Si diressero verso la terra di Canaan.
Abramo in Canaan
e Abram attraversò quella regione fino a Sichem, alla Quercia di More. I Cananei erano allora gli abitanti di quella terra.
Il Signore apparve ad Abram e gli disse: 'Questa è la terra che io darò ai tuoi discendenti'. E in quel luogo Abram costruì un altare per il Signore che gli era apparso.
Poi si trasferì verso la montagna che si trova a est di Betel. Piantò la sua tenda a mezza strada tra Betel a ovest e Ai a est. Costruì un altare invocò il Signore.
Poi, a tappe, si diresse verso il Negheb.
Abramo in Egitto
Una grave carestia colpì la terra di Canaan. Per evitarla Abram emigrò in Egitto.
Prima di arrivarci disse a Sarai, sua moglie 'Tu sei una donna molto bella.
Quando gli Egiziani ti vedranno penseranno che sei mia moglie, allora mi uccideranno e lasceranno in vita te.
Ti prego, di' a tutti che sei mia sorella. Così, grazie a te, invece di uccidermi, mi tratteranno bene'.
Infatti, appena giunsero in Egitto, gli Egiziani videro che Sarai era bellissima.
Alcuni funzionari la notarono e lodarono la sua bellezza parlandone con il faraone. Così fu portata al palazzo reale
e a causa sua trattarono molto bene Abram: gli regalarono pecore buoi, asini e asine, serve e servi e cammelli.
Ma il Signore colpì il faraone e la sua casa con gravi malattie perché aveva preso Sarai, la moglie di Abram.
Il faraone allora chiamò Abram e gli disse: 'Che cosa mi hai combinato? Perché non m hai fatto sapere che è tua moglie?
Mi ha raccontato che era tua sorella e hai lasciato chi io la prendessi per moglie! Ora riprenditela vattene!'.
Il faraone diede ordine di far partire Abram con sua moglie e tutto quel che possedeva.
| (Testo CEI2008) 12 Il Signore disse ad Abram: «Vattene dalla tua terra, dalla tua parentela e dalla casa di tuo padre, verso la terra che io ti indicherò.
Farò di te una grande nazione e ti benedirò, renderò grande il tuo nome e possa tu essere una benedizione.
Benedirò coloro che ti benediranno e coloro che ti malediranno maledirò, e in te si diranno benedette tutte le famiglie della terra».
Allora Abram partì, come gli aveva ordinato il Signore, e con lui partì Lot. Abram aveva settantacinque anni quando lasciò Carran.
Abram prese la moglie Sarài e Lot, figlio di suo fratello, e tutti i beni che avevano acquistati in Carran e tutte le persone che lì si erano procurate e si incamminarono verso la terra di Canaan. Arrivarono nella terra di Canaan
e Abram la attraversò fino alla località di Sichem, presso la Quercia di Morè. Nella terra si trovavano allora i Cananei.
Il Signore apparve ad Abram e gli disse: «Alla tua discendenza io darò questa terra». Allora Abram costruì in quel luogo un altare al Signore che gli era apparso.
Di là passò sulle montagne a oriente di Betel e piantò la tenda, avendo Betel ad occidente e Ai ad oriente. Lì costruì un altare al Signore e invocò il nome del Signore.
Poi Abram levò la tenda per andare ad accamparsi nel Negheb.
Sara insidiata in Egitto
Venne una carestia nella terra e Abram scese in Egitto per soggiornarvi, perché la carestia gravava su quella terra.
Quando fu sul punto di entrare in Egitto, disse alla moglie Sarài: «Vedi, io so che tu sei donna di aspetto avvenente.
Quando gli Egiziani ti vedranno, penseranno: «Costei è sua moglie», e mi uccideranno, mentre lasceranno te in vita.
Di', dunque, che tu sei mia sorella, perché io sia trattato bene per causa tua e io viva grazie a te».
Quando Abram arrivò in Egitto, gli Egiziani videro che la donna era molto avvenente.
La osservarono gli ufficiali del faraone e ne fecero le lodi al faraone; così la donna fu presa e condotta nella casa del faraone.
A causa di lei, egli trattò bene Abram, che ricevette greggi e armenti e asini, schiavi e schiave, asine e cammelli.
Ma il Signore colpì il faraone e la sua casa con grandi calamità, per il fatto di Sarài, moglie di Abram.
Allora il faraone convocò Abram e gli disse: «Che mi hai fatto? Perché non mi hai dichiarato che era tua moglie?
Perché hai detto: «È mia sorella», così che io me la sono presa in moglie? E ora eccoti tua moglie: prendila e vattene!».
Poi il faraone diede disposizioni su di lui ad alcuni uomini, che lo allontanarono insieme con la moglie e tutti i suoi averi.
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